Fatturazione elettronica B2B: sulla strada del successo e cosa cambierà

27 maggio 2019

I dati dei primi mesi sono molto incoraggianti, anche se gli utenti – come era prevedibile – stanno ancora riscontrando qualche criticità nell’invio delle fatture elettroniche. Gli errori più comuni sono l’errata comunicazione ai fornitori del Codice Destinatario o della PEC, l’inserimento della Partita IVA, l’uso del formato pdf oltre a quello XML e le differenze fra il flusso della fattura PA e quella B2B

Come ormai tutti sanno, il 1° gennaio del 2019 ha preso il via l’obbligo di fatturazione elettronica, in virtù del quale non ha più valore la fattura cartacea: coloro che non rispettano le prescrizioni normative in tal senso rischiano sanzioni anche pesanti. L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati è stata ufficializzata con il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019, a cui si deve far riferimento anche per verificare le proroghe delle sanzioni e per scoprire quali categorie sono esentate.

Cosa cambia da luglio

A partire dal prossimo 1° luglio, la fattura elettronica dovrà essere emessa nei 10 giorni successivi rispetto alla data in cui è stata erogata la prestazione professionale, mentre la registrazione dovrà avvenire entro il giorno 15 del mese seguente.

Lista modifiche 1.1 05/06/2018 FONTE: Agenzia delle entrate

  1. Correzione di refusi
  2. Chiarimenti su aspetti di dettaglio. Tra questi si è esplicitato che il nome dei file fattura e dati fattura può contenere identificativi di soggetti diversi dal trasmittente
  3. Evidenza del limite dimensionale per singolo file fattura che non può eccedere i 5MB
  4. Evidenza del comportamento del sistema nei casi in cui non riesca a consegnare una ricevuta per indisponibilità del canale del trasmittente
  5. Istruzioni sull’utilizzo degli elementi facoltativi racchiusi nel blocco informativo nei casi in cui:  siano fatturate operazioni di rifornimenti di carburante e si intenda riportare in fattura la targa del mezzo rifornito  siano riportate in fattura operazioni già documentate da scontrino fiscale o documento commerciale
  6. L’Appendice 1 è stata arricchita con le indicazioni, per ciascun errore, del fatto che l’errore possa presentarsi per la fattura ordinaria o per la semplificata o per entrambe
  7. Sono stati introdotti gli schemi XSD e le rappresentazioni tabellari della fattura ordinaria e della fattura semplificata
20/05/2019
  1. Modificato il controllo per le fatture semplificate (codice 00460) con innalzamento del limite dell’importo totale da 100 a 400 euro
  2. Modificata la politica di retry nel caso di invio fatture da SdI verso canale SDICoop: i tentativi passano da 3 a 4 con intervallo di 6 ore l’uno dall’altro

 

 

Tutto sul formato Xml con i seguenti campi e i rispettivi errori (foglio excel)        >CLICCA QUI<